Il crollo delle azioni STMicroelectronics tra marzo 2023 e ottobre 2024 ha lasciato molti risparmiatori italiani in una situazione difficile. Dopo mesi di comunicazioni rassicuranti, la società – leader nel settore dei semiconduttori e quotata a Milano, Parigi e New York – ha rivisto drasticamente le proprie stime di ricavi, innescando una sequenza di ribassi che ha eroso gran parte del valore per gli azionisti.
Ma ciò che più preoccupa oggi non è solo la perdita di valore del titolo: a finire sotto la lente sono anche le banche e gli intermediari finanziari che hanno collocato i titoli STM presso i clienti, spesso senza fornire informazioni adeguate sui rischi e sull’andamento reale dell’azienda.
Martingale Risk, società indipendente specializzata dal 2009 nella tutela degli investitori danneggiati da pratiche scorrette, è ora in prima linea per fare chiarezza e avviare le azioni di recupero.
Dalle previsioni ottimistiche al crollo in Borsa
Per mesi STMicroelectronics aveva diffuso previsioni ottimistiche sulla domanda di chip, mentre già a inizio 2023 erano visibili segnali di rallentamento e un eccesso di scorte nei magazzini.
Secondo numerosi investitori internazionali, la società avrebbe sottovalutato il rischio di accumulo di invenduti e concesso sconti commerciali aggressivi pur di sostenere artificialmente le vendite di breve periodo.
Le conseguenze non si sono fatte attendere. Ad aprile 2024, la società ha rivisto al ribasso i ricavi previsti da oltre 20 miliardi a circa 14-15 miliardi di dollari. A luglio, una nuova revisione li ha portati a 13,2-13,7 miliardi, provocando un crollo del 17% in soli due giorni. Infine, a ottobre 2024, un ulteriore taglio delle stime per il 2025 ha fatto perdere un altro 6% in pochi giorni e oltre il 15% nel trimestre successivo.
Un andamento che ha travolto gli azionisti, molti dei quali clienti retail che avevano investito su consiglio delle proprie banche, fidandosi di prospettive che si sono poi rivelate infondate.
L’azione legale collettiva
Martingale Risk ha avviato una procedura di tutela nei Paesi Bassi per conto degli azionisti danneggiati, con possibilità di ricorrere sia a trattative stragiudiziali che a procedimenti giudiziari.
Possono aderire gli investitori che hanno acquistato azioni STM tra marzo 2023 e ottobre 2024. L’iniziativa è senza costi iniziali: la società riceverà un compenso solo in caso di successo (“success fee”).
Le banche intermediarie sotto accusa
Oltre all’azione contro la società emittente dei titoli, il crollo delle azioni STMicroelectronics (STM) tra marzo 2023 e ottobre 2024 ha sollevato una domanda cruciale: quali responsabilità hanno avuto banche e intermediari che hanno collocato quei titoli?
Secondo l’analisi condotta da Martingale Risk, in molti casi le banche non avrebbero rispettato gli obblighi previsti dalla normativa MiFID II e dal Testo Unico della Finanza, in particolare riguardo a:
- la valutazione di adeguatezza dell’investimento rispetto al profilo di rischio del cliente;
- la chiarezza e completezza dell’informativa fornita prima della sottoscrizione;
- il monitoraggio costante del mercato e la comunicazione tempestiva ai clienti in caso di variazioni significative.
Se tali obblighi non sono stati rispettati, l’investitore ha pieno diritto di chiedere il risarcimento del danno subito.
Le vie di tutela per gli investitori che hanno subito perdite
A seguito dell’analisi preliminare gratuita offerta dalla Martingale Risk, gli investitori avranno contezza di quale azione potranno intraprendere al fine di ottenere il giusto risarcimento, come un’azione civile contro la banca o la società emittente dei titoli davanti al tribunale ordinario per ottenere il risarcimento delle perdite o un ricorso all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF). In entrambi i casi, se emerge che la banca non ha rispettato i propri obblighi, il risarcimento diventa un’opportunità concreta.
Crollo azioni STMicroelectronics: Martingale Risk al fianco dei risparmiatori
La società si propone come punto di riferimento non solo per chi ha subito perdite su STM, ma su tutte le perdite collegate al dossier titoli, su affidamenti bancari e contratti SWAP derivati, offrendo un’analisi preliminare gratuita del portafoglio del cliente e richiedendo un compenso solo a risultato ottenuto, senza alcun costo iniziale. Come ricorda il Dott. Marco Fabio Delzio – CEO Martingale Risk: “Ogni risparmiatore ha diritto a trasparenza e correttezza. Quando la banca non rispetta le regole, deve assumersi le proprie responsabilità e risarcire i clienti.”
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