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Perdite su azioni A.S. Roma S.p.A.

Periodo di riferimento: Gli ultimi 10 anni

Tabella dei Contenuti

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Aziende coinvolte

A.S. Roma S.p.A.

Tutte le banche intermediarie italiane che hanno venduto azioni AS Roma 

L’A.S. Roma S.p.A. è una società calcistica professionistica con sede a Roma. Fondata nel 1927, è stata quotata sulla Borsa Italiana fino al 14 settembre 2022, giorno in cui è avvenuto il delisting.

Il 22 aprile 2024, i Pubblici Ministeri del Tribunale di Roma hanno concluso un’indagine penale su presunte irregolarità finanziarie nei bilanci di A.S. Roma per gli anni a partire dal 2017. La conclusione delle indagini ha portato alla formulazione di gravi accuse nei confronti della società e dei suoi dirigenti, con particolare riferimento a reati quali false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato.

Il 27 gennaio 2025, infine, la Procura di Roma ha formalmente richiesto il rinvio a giudizio di alcuni ex dirigenti della Roma e della stessa A.S. Roma S.p.A., in quanto responsabile amministrativa ai sensi del D.Lgs. 231/2001. La Consob è stata ufficialmente indicata dai procuratori quale “persona offesa”, a ulteriore dimostrazione della portata delle accuse e dell’impatto che i reati ipotizzati potrebbero aver avuto sul titolo della società.

Nel merito dei capi di imputazione, l’indagine ha riconosciuto la presenza dei reati di:

  • False comunicazioni sociali (art. 2622 c.c.), “al fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto, nei bilanci, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali dirette ai soci o al pubblico, consapevolmente esponevano fatti materiali non rispondenti al vero, ovvero omettevano fatti materiali rilevanti la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo al quale la stessa appartiene, in modo concretamente idoneo ad indurre altri in errore”.
  • Manipolazione del mercato (art. 185 D.Lgs. 58/1998 – TUF), “nei bilanci indicati al precedente capo I e con le annesse comunicazioni annuali diffondevano notizie false concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari con particolare riferimento al valore delle plusvalenze e delle componenti attive dello stato patrimoniale”.
  • Violazioni dello IAS 38 (attività immateriali), per l’errata valutazione delle operazioni di scambio di giocatori, con falsa rappresentazione della situazione finanziaria della società.
  • Responsabilità amministrativa dell’ente (D.Lgs. 231/2001, artt. 5, 21, 25-ter lett. b) e 25-sexies), l’assenza di adeguati modelli organizzativi ha reso possibile la commissione dei reati da parte degli ex dirigenti. Come riportato dalla Procura della Repubblica: “non avendo predisposto, prima della commissione dei predetti reati, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire fatti di reato della stessa specie di quelli verificatisi, rendendone in tal modo possibile la realizzazione da parte degli indagati nell’interesse e a vantaggio della società A.S. ROMA S.p.A.”.

Si ricorda inoltre che la stessa Consob, a seguito di una serie di raccomandazioni (nn. 2080535/2002, 6027054/2006 e 10081191/2010, v. allegati a fondo pagina), prima il 30 ottobre 2003, poi il 14 luglio 2009 e quindi ancora il 9 febbraio 2020 ha adottato provvedimenti contro la A.S. Roma, richiedendo a quest’ultima una “informativa supplementare con cadenza trimestrale in ragione dell’elevato livello di indebitamento da cui era caratterizzata”, sottolineando così l’elevata rischiosità di un eventuale investimento nelle azioni della A.S. Roma.

E d’altronde i titoli azionari della A.S. Roma, tra il 2017 e il 2020, sono scesi di oltre l’80% del proprio valore. Questo ha provocato gravissime minusvalenze a chi aveva investito in tali titoli, compreso chi aveva deciso di partecipare all’aumento di capitale di maggio/giugno 2018.

Martingale Risk sta organizzando un’azione collettiva contro tutti quegli intermediari finanziari che hanno lasciato che i propri clienti investissero in titoli di assoluto rischio quali le azioni emesse dalla A.S. Roma, finendo così con il perdere ingiustamente tutti i propri risparmi. Questo senza alcun rispetto degli obblighi informativi previsti dalla legge italiana (Codice Civile, Testo Unico della Finanza e Regolamenti Consob) e da quella europea (Direttiva MiFID).

Perdite su azioni A.S. Roma: cosa prevede la normativa e quali sono le tutele per un risparmiatore?

L’investimento in azioni emesse dalla A.S. Roma ha presentato negli ultimi anni un rischio decisamente elevato e crescente nel tempo, esponendo il risparmiatore al rischio serio e concreto di vedere il proprio capitale pesantemente ridotto. Così come delicata giacché intrinsecamente colma di rischi, poi, era la scelta di partecipare all’aumento di capitale che la A.S. Roma S.p.A. ha completato,tra maggio e giugno 2018, raccogliendo circa 100 milioni di Euro di nuovi capitali.

Come detto, sebbene sia in corso un filone giudiziario nei confronti della Roma e/o dei suoi ex manager che potrebbe far emergere responsabilità penali e amministrative in capo ai medesimi, non va dimenticato che la normativa di settore obbliga tutte le banche e gli intermediari finanziari a mettere i propri clienti nelle condizioni di fare scelte di investimento consapevoli (i cosiddetti obblighi di informativa attiva).

Ogni volta che un intermediario non avrà fornito un’informativa chiara e completa sui rischi significativi che il cliente avrebbe potuto correre investendo in azioni quali quelle della A.S. Roma, tale intermediario sarà responsabile del danno subìto e dovrà risarcire il cliente per la relativa perdita. Esiste una solida giurisprudenza, rappresentata ad esempio dalla sentenza della Cassazione n. 35789 del 2022, che ricorda come – anche in presenza di un investitore esperto – l’intermediario è comunque tenuto a risarcire le perdite subite dal risparmiatore se, al momento dell’investimento, non ha rispettato gli obblighi informativi, di comunicazione e di trasparenza. Tale giurisprudenza ormai consolidata è fondamentale al fine di recuperare le perdite anche da azioni A.S. Roma.

Anche riguardo agli obblighi di informativa cosiddetti di natura “passiva”, che si ricorda rappresenta tutte quelle informazioni che la banca dovrà raccogliere dal risparmiatore, una non corretta valutazione del profilo finanziario del cliente costituisce una fonte di responsabilità per l’intermediario e così un diritto di risarcimento per chi ha perso soldi in un investimento. Ogni banca, infatti, prima di eseguire un’operazione per conto del proprio cliente, deve identificare le esperienze e le conoscenze dello stesso, oltre a verificare la sua propensione al rischio. Esperienze e conoscenze che, oltretutto, dovranno essere valutate con specifico riguardo a ciascuna tipologia di strumenti poi effettivamente acquistata dal risparmiatore (es. azioni, obbligazioni, derivati etc.).

Nel caso delle azioni A.S. Roma, dunque, la banca era obbligata a verificare le effettive esperienze e conoscenze del cliente in relazione a questi specifici strumenti finanziari (titoli azionari di una società calcistica a media capitalizzazione), che espongono l’investitore a elevata volatilità del rendimento oltre che al rischio di perdita totale del capitale investito. Allo stesso modo, una mancata o errata valutazione della compatibilità (in termini di appropriatezza ed adeguatezza, secondo i termini della normativa di settore) dell’investimento rispetto al profilo del cliente rappresenta una fonte di responsabilità per l’intermediario.

Quando si verificano le violazioni sopra menzionate, è possibile contestare tale comportamento alla propria banca e richiedere un risarcimento per recuperare le perdite subite con l’investimento in azioni A.S. Roma.

Cosa può fare un ex azionista A.S. Roma che ha subìto perdite? L’offerta di Martingale Risk

Ad oggi la soluzione più immediata e concreta per recuperare le perdite subite per un investimento in azioni della A.S. Roma è quella di agire contro tutte quelle banche intermediarie che, non rispettando gli obblighi che impone la normativa a tutela dei risparmiatori, hanno permesso ai clienti di acquistare inconsapevolmente questi titoli rischiosi. In questi casi sarà possibile instaurare una causa ordinaria o un ricorso ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie, presso la Consob) per le responsabilità contrattuali imputabili alle banche intermediarie.

L’azione proposta da Martingale Risk è proprio nei confronti di quegli intermediari finanziari che hanno venduto ai propri clienti azioni A.S. Roma senza che questi ultimi fossero adeguatamente informati di tutte le caratteristiche e le fonti di rischio insite in tali investimenti, finendo così col subire gravi perdite finanziarie. In questi casi sarà possibile instaurare una causa ordinaria o un ricorso ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie, presso la Consob) per le responsabilità contrattuali imputabili alle banche intermediarie. Si tratta della soluzione più immediata e concreta per recuperare.

Martingale Risk sta organizzando un’azione collettiva per tutti gli investitori che hanno perso a causa di investimenti in azioni A.S. Roma e offre a tutti i risparmiatori danneggiati un’analisi preliminare gratuita della documentazione bancaria, volta ad evidenziare se e quanto è possibile recuperare. Inoltre, a seguito dell’analisi, Martingale Risk è disponibile ad avviare un’azione risarcitoria senza richiedere alcun costo anticipato, ma solo una percentuale sulle somme recuperate.

Compila il modulo di contatto per richiedere anche tu un’analisi gratuita e non vincolante del tuo caso, al fine di valutare le possibilità di recuperare le perdite da azioni A.S. Roma

Allegati:

Controparti verso cui è diretta l'azione

A.S. Roma S.p.A.

Tutte le banche intermediarie italiane che hanno venduto azioni AS Roma 

Approfondimenti

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FAQ

Gli investitori che hanno subito perdite a seguito dell’acquisto di azioni AS Roma tramite banche intermediarie italiane

AS Roma SpA, ed ogni banca italiana che abbia venduto azioni AS Roma

Sono contestabili gli investimenti relativi agli ultimi 10 anni.

Le possibilità di risarcimento si basano sulla violazione degli obblighi di diligenza, correttezza e trasparenza nella prestazione dei servizi di investimento previsti dal Testo Unico Finanziario (T.U.F.), dal Regolamento Consob e dal Codice del Consumo (D. Lgs. 206/2005) da parte delle banche che hanno venduto azioni AS Roma.

  • Certificato di continuato possessooppure
  • Note contabili di eseguito delle Operazioni contestate, oppure
  • Estratti conto dove sono state regolate le operazioni contestate
  • Contratti bancari, se disponibili
  • Questionario MIFID, se disponibile

Martingale Risk adotta una politica di Zero Costi Anticipati, per cui non richiede alcun compenso iniziale ma unicamente una percentuale sulle somme recuperate, e solo a risarcimento effettivamente avvenuto.

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