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Perdite su azioni Juventus Football Club S.p.A.

Periodo di riferimento: Gli ultimi 10 anni

Tabella dei Contenuti

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Aziende coinvolte

Juventus FC SpA

Tutte le banche intermediarie italiane che hanno venduto azioni Juventus

Scopri come recuperare senza costi anticipati

La Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus”) è una delle squadre più antiche e blasonate d’Italia. Fondata a Torino nel 1897, la Juventus è quotata sulla Borsa Italiana sin dal 2001 ed ha, ad oggi, una capitalizzazione che sfiora il miliardo di Euro. Negli ultimi tre anni la Juventus è stata al centro di numerose inchieste, tanto nell’ambito sportivo con la penalizzazione in campionato irrogata dalla Corte Federale d’Appello presso la FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) quanto nell’ambito delle indagini penali. Proprio nel merito di presunti reati penali, l’ultimo aggiornamento è di pochi giorni fa quando, il 17 giugno 2024, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha formalmente richiesto il rinvio a giudizio per alcuni ex manager della Juve con ipotesi di reato legate ai bilanci delle stagioni sportive intercorse dal 2017/18 al 2021/22 (v. maggiori dettagli sotto). A fronte dei diversi filoni d’indagine oltre che delle sanzioni irrogate dalle autorità di vigilanza (compresa la Consob, con due Delibere del 2022 e del 2023 che hanno accertato la non conformità dei bilanci – v. dettagli sotto), i titoli azionari della Juventus sono scesi di oltre il 75% del proprio valore negli ultimi 6 anni (v. grafico che segue). Questo ha provocato gravissime minusvalenze a chi aveva investito in tali titoli, compreso quindi chi aveva deciso di partecipare agli aumenti di capitale del 2019 e del 2021. Oggi con il supporto di Martingale Risk, recuperare le perdite da azioni Juventus Fc SpA è possibile.

Martingale Risk sta organizzando un’azione collettiva contro tutti quegli intermediari finanziari che hanno lasciato che i propri clienti investissero in titoli di assoluto rischio quali le azioni emesse dalla Juventus, finendo così con il perdere ingiustamente tutti i propri risparmi. Questo senza alcun rispetto degli obblighi informativi previsti dalla legge italiana (Codice Civile, Testo Unico della Finanza e Regolamenti Consob) e da quella europea (Direttiva MiFID). Recuperare le perdite da azioni Juventus oggi è possibile.

Juventus Fc SpA

La cronologia del caso Juventus: dalle Delibere della Consob alle indagini delle Procure di Torino e Roma, fino alla richiesta di rinvio a giudizio di giugno 2024

A partire dal 12 luglio 2021 la Consob ha condotto una serie di ispezioni ed ha acquisito documentazione dalla Juventus al fine di controllare la correttezza degli ultimi bilanci pubblicati dalla Società. L’epilogo di questo lavoro di indagine porterà la Consob, il 19 ottobre 2022, alla pubblicazione della Delibera n. 22482 per mezzo della quale verrà accertata:

  • la non conformità del bilancio 2020 (al 30 giugno 2020) rispetto ai principi contabili internazionali (IAS) nn. 1, 10, 37 e 38;
  • la non conformità del bilancio 2021 (al 30 giugno 2021) rispetto ai principi contabili IAS nn. 1, 8, 37 e 38;
  • la non conformità del rendiconto di bilancio semestrale al 31 dicembre 2021, rispetto ai principi contabili IAS nn. 1 e 8, collegati ai risultati comparativi rispetto alle scritture contabili precedenti.

La Juventus non ha appellato tale Delibera le cui conclusioni circa la non conformità dei bilanci vanno quindi intese come definitive. Va oltretutto ricordato che, a seguito della Delibera Consob n. 22482, il 22 ottobre 2022 la società di consulenza Deloitte&Touche, incaricata di rivedere la correttezza delle scritture contabili della Juventus, ha formulato una serie di rilevi per le criticità riscontrate nel bilancio al 30 giugno 2022. In data 31 marzo 2023, in occasione della pubblicazione del bilancio, tale società di consulenza formulerà un giudizio con rilievi anche con riguardo al bilancio al 31 dicembre 2022.

Quanto invece al filone penale, va ricordato che il 26 novembre 2021 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha notificato alla Juventus l’esistenza di una indagine legata a ipotesi di reato per le scritture contabili collegate alle stagioni sportive 2018/19, 2019/20, 2020/21 e 2021/22. A fronte di tale notifica, il 28 novembre 2022 tutti i membri del Consiglio di amministrazione della Juventus, incluso il suo ex Presidente, hanno rassegnato le proprie dimissioni dagli incarichi.

Solo due giorni dopo (30/11/2022) i PM del Tribunale di Torino hanno formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per alcuni ex manager della Juventus oltre che per la Juventus stessa, quale responsabile civile. A seguito del trasferimento dell’intero fascicolo da Torino a Roma, il 22 dicembre 2023 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha notificato alla Juventus la conclusione della nuova tornata di indagini preliminari. Tra i vari capi d’accusa, false comunicazioni socialimanipolazione di mercatodichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza. Tutte le ipotesi di reato possono essere sostanzialmente ricondotte a tre tematiche principali:

  • gli “accordi di recompra” per gli esercizi 2017/18, 2018/19 e 2019/20;
  • le “manovre stipendi” per gli esercizi 2019/20, 2020/21 e 2021/22;
  • le “operazioni incrociate” per gli esercizi 2018/19, 2019/20 e 2020/21.

Collegata ai tre campi di indagine sopra, la Consob il 25 ottobre 2023 ha pubblicato una nuova Delibera (n. 22858). Per mezzo di quest’ultima, non avendo la Juventus operato correzioni dei bilanci oggetto della prima delibera ed essendo emerse “nel corso del 2023 ulteriori criticità rispetto a quelle oggetto della citata Delibera” (cfr. pag. 5 Delibera 22858), ha accertato la non conformità ai principi contabili internazionali del bilancio al 30 giugno 2022, nonché della semestrale al 31 dicembre 2022.

Da ultimo, il 17 giugno 2024 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha formulato la richiesta di rinvio a giudizio per alcuni ex manager della Juventus, incluso l’ex Presidente, con l’accusa di false comunicazioni socialimanipolazione di mercato e ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza.

L’investimento in azioni emesse dalla Juventus FC S.p.A. ha presentato negli ultimi anni un rischio decisamente elevato e crescente nel tempo, esponendo il risparmiatore al rischio serio e concreto di vedere il proprio capitale pesantemente ridotto. Ancor più critica, poi, era la scelta di partecipare agli aumenti di capitale che la Juventus ha completato nei mesi di dicembre 2019 e dicembre 2021, raccogliendo quasi 700 milioni di Euro di nuovi capitali.

Sebbene siano in corso alcuni filoni giudiziari nei confronti della Juventus e/o dei suoi ex manager che potrebbero far emergere responsabilità penali e amministrative, non va dimenticato che la normativa di settore obbliga tutte le banche e gli intermediari finanziari a mettere i propri clienti nelle condizioni di fare scelte di investimento consapevoli (obblighi di informativa attiva).

Ogni volta che un intermediario non avrà fornito un’informativa chiara e completa sui rischi si

gnificativi che il cliente avrebbe potuto correre investendo in azioni Juventus o addirittura partecipando agli aumenti di capitale del 2019 e del 2021 (rischi poi effettivamente realizzati), tale intermediario sarà responsabile del danno subìto e dovrà risarcire il cliente per la relativa perdita.

Esiste una solida giurisprudenza, inclusa la sentenza della Cassazione n. 35789 del 2022, che ricorda come, anche in presenza di un investitore espertol’intermediario è comunque tenuto a risarcire le perdite subite dal risparmiatore se, al momento dell’investimento, non ha rispettato gli obblighi informativi, di comunicazione e di trasparenza. Tale giurisprudenza ormai consolidata è fondamentale al fine di recuperare le perdite anche da azioni Juventus.

Anche riguardo agli obblighi di informativa “passiva” e quindi di tutte le informazioni che la banca dovrà raccogliere dal risparmiatore, una non corretta valutazione del profilo finanziario del cliente costituisce una fonte di responsabilità per l’intermediario e, quindi, un diritto di risarcimento per chi ha perso soldi in un investimento. Ogni banca, infatti, prima di eseguire un’operazione per conto del proprio cliente, deve identificare le esperienze e le conoscenze dello stesso, oltre a verificare la sua reale propensione al rischio. Esperienze e conoscenze che, oltretutto, dovranno essere valutate nello specifico degli strumenti poi acquistati dal risparmiatore. Quindi, ad esempio nel caso delle azioni Juventus, la banca era obbligata a verificare le effettive esperienze e conoscenze del cliente in relazione a questi specifici strumenti finanziari, che espongono al rischio di perdita totale del capitale investito.

Allo stesso modo, una mancata o errata valutazione della compatibilità dell’investimento rispetto al profilo del cliente rappresenta una fonte di responsabilità per l’intermediario.

Quando si verificano le violazioni sopra menzionate, è possibile contestare tale comportamento alla propria banca e richiedere un risarcimento per recuperare le perdite subite con l’investimento in azioni Juventus.

Ad oggi la soluzione più immediata e concreta per recuperare le perdite subite per un investimento in azioni Juventus è quella di agire contro tutte quelle banche intermediarie che, non rispettando gli obblighi che impone la normativa a tutela dei risparmiatori, hanno permesso ai clienti di acquistare inconsapevolmente questi titoli rischiosi. In questi casi sarà possibile instaurare una causa ordinaria o un ricorso ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie, presso la Consob) per le responsabilità contrattuali imputabili alle banche intermediarie.

L’azione proposta da Martingale Risk è proprio nei confronti di quegli intermediari finanziari che hanno venduto ai propri clienti azioni Juventus e hanno permesso loro di partecipare agli aumenti di capitale del 2019 e del 2021 senza che questi ultimi fossero adeguatamente informati di tutte le caratteristiche e le fonti di rischio insite in tali investimenti, finendo così col subire gravi perdite finanziarie. In questi casi sarà possibile instaurare una causa ordinaria o un ricorso ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie, presso la Consob) per le responsabilità contrattuali imputabili alle banche intermediarie. Si tratta della soluzione più immediata e concreta per recuperare.

Martingale Risk sta organizzando un’azione collettiva per tutti gli investitori che hanno perso a causa di investimenti in azioni Juventus e offre a tutti i risparmiatori danneggiati un’analisi preliminare gratuita della documentazione bancaria, volta ad evidenziare se e quanto è possibile recuperare. Inoltre, a seguito dell’analisi, Martingale Risk è disponibile ad avviare un’azione risarcitoria senza richiedere alcun costo anticipato, ma solo una percentuale sulle somme recuperate.

Compila il modulo di contatto per richiedere anche tu un’analisi gratuita e non vincolante del tuo caso, al fine di valutare le possibilità di recuperare le perdite da azioni Juventus

Controparti verso cui è diretta l'azione

Juventus FC SpA

Tutte le banche intermediarie italiane che hanno venduto azioni Juventus

Approfondimenti

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FAQ

Gli azionisti della Juventus FC SpA che hanno subito perdite a seguito dell’acquisto di azioni Juventus tramite le banche intermediarie italiane.

Codici identificativi univoci (ISIN) strumenti Juventus:

Azioni Ordinarie (Codice attuale): IT0005572778

Azioni Ordinarie (ante raggruppamento di Gennaio 2024): IT0000336518

Diritti di Opzione (Aumento di Capitale, Dicembre 2021): IT0005466997

Diritti di Opzione (Aumento di Capitale, Dicembre 2019): IT0005391070

Juventus FC SpA ed ogni banca italiana che abbia venduto azioni Juventus.

Sono contestabili gli investimenti relativi agli ultimi 10 anni.

Le possibilità di risarcimento si basano sulla violazione degli obblighi di diligenza, correttezza e trasparenza nella prestazione dei servizi di investimento previsti dal Testo Unico Finanziario (T.U.F.), dal Regolamento Consob e dal Codice del Consumo (D. Lgs. 206/2005) da parte delle banche che hanno venduto azioni Juventus.

  • Certificato di continuato possessooppure
  • Note contabili di eseguito delle Operazioni contestate, oppure
  • Estratti conto dove sono state regolate le operazioni contestate
  • Contratti bancari, se disponibili
  • Questionario MIFID, se disponibile

Martingale Risk adotta una politica di Zero Costi Anticipati, per cui non richiede alcun compenso iniziale ma unicamente una percentuale sulle somme recuperate, e solo a risarcimento effettivamente avvenuto.

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