L’interesse per il trading finanziario è in costante crescita: sempre più investitori vi si avvicinano, siano essi professionisti del settore o utenti meno esperti.

Il trading consiste nell’acquisto, vendita e scambio di determinati strumenti finanziari. Spesso le pratiche più comuni di trading riguardano il mercato Forex (Foreign Exchange Market, in cui vengono acquistate e vendute valute), il mercato delle azioni e obbligazioni, e quello delle commodities, ovvero delle materie prime.

Gli investimenti in trading vengono sempre effettuati tramite un intermediario, che può configurarsi in un istituto bancario, oppure su una piattaforma online. Qualora il risparmiatore dovesse aver registrato ingenti perdite in seguito ad operazioni di tale natura, ha il diritto di indagare sull’origine della minusvalenza: questa può infatti essere dipesa da condizioni avverse di mercato oppure da comportamenti illeciti della banca o della piattaforma di investimento.

Chi ha diritto al risarcimento?

Sempre più spesso, le banche intermediarie italiane concedono indiscriminatamente ai risparmiatori un’operatività sfrenata in titoli finanziari, senza alcuna cura dei loro interessi. In questi casi, gli intermediari vengono meno ai propri obblighi informativi, di correttezza e trasparenza. Inoltre, banche e piattaforme online non sempre compiono corrette valutazioni in merito all’adeguatezza ed appropriatezza degli investimenti.

È necessario infatti effettuare sempre un controllo conforme alla normativa vigente, in merito alla conoscenza e all’esperienza del cliente, così come alla situazione finanziaria ed agli obiettivi di investimento. Anche le piattaforme di trading online riconosciute hanno l’obbligo di attenersi ai doveri sanciti per legge riguardanti gli intermediari finanziari.

Per poter valutare l’opportunità e la compatibilità di determinati investimenti con il profilo di un investitore è dunque indispensabile che l’intermediario finanziario ottenga approfondite e specifiche informazioni inerenti al cliente ed in ordine ai punti di seguito indicati: 

  • Conoscenza ed esperienza in materia di investimenti: operazioni di investimento pregresse, titolo di studio e professione dell’investitore
  • Situazione finanziaria dell’investitore: patrimonio, reddito e capacità di risparmio 
  • Obiettivi di investimento: propensione al rischio, orizzonte temporale e finalità dell’investimento

 

Quali piattaforme di trading online è possibile contestare? 

Martingale Risk può agire in contestazione nei confronti di tutte le banche intermediarie italiane e di tutte le piattaforme ufficialmente riconosciute da CONSOB che abbiano almeno una sede legale od operativa in Italia. Inoltre, sono contestabili anche le piattaforme che abbiano sede legale a Malta o nella Cipro Greca.

Tra le principali piattaforme di trading contestabili, abbiamo: Avatrade, 24Option, CMC Markets, Excentral, Forextb, FX Capital Markets, Fxgm, Fxoro, IG Markets, itrader, Plus 500, RoInvesting.

L’azione legale mette in luce tutte le gravi violazioni poste in essere prima e durante il rapporto con il cliente, arrivando a recuperare con efficacia la maggior parte delle perdite subite.