Ci sono possibilità di ottenere un risarcimento su Obbligazioni Portugal Telecom? Ancora buone notizie per gli sfortunati investitori che anni fa hanno acquistato i bond Portugal Telecom. Quei titoli venduti come sicuri e redditizi – spesso con il beneplacito degli intermediari bancari – si sono rivelati un biglietto di sola andata per un disastro finanziario. Ma una via d’uscita c’è: grazie ai ricorsi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), è possibile ottenere un rimborso delle perdite subite.
La storia è di quelle da manuale: nel 2013, Portugal Telecom decide di lanciarsi in una grande operazione di espansione internazionale e si fonde con la brasiliana Oi S.A.. Peccato che il colosso sudamericano fosse in realtà un castello di carte, con un debito monstre da quasi 30 miliardi di euro (nel 2015). Il risultato? Le obbligazioni Portugal Telecom si sono sgretolate sotto il peso dei conti disastrati di Oi, fino ad azzerarsi completamente con il default del 2016.
E gli investitori italiani? Molti si sono trovati con carta straccia in mano, dopo aver comprato quei titoli “sicuri” su consiglio di banche e consulenti finanziari. Perché mai dubitare di un prodotto spacciato come affidabile? Così, centinaia di risparmiatori hanno visto i loro soldi dissolversi nel nulla.
Ma c’è una buona notizia: le banche non sono intoccabili. Diverse recenti decisioni dell’ACF hanno riconosciuto le loro responsabilità, dando ragione agli investitori. Martingale Risk ha già portato a casa diverse vittorie in questa battaglia.
Risarcimento su Obbligazioni Portugal Telecom: i due casi vittoriosi
Il primo caso riguarda un investitore vicentino che ha subito una pesante perdita economica dopo aver acquistato obbligazioni Portugal Telecom tramite la propria banca intermediaria. La sua fiducia si è rivelata mal riposta: l’intermediario non ha rispettato gli obblighi informativi previsti dalla normativa, lasciando il cliente all’oscuro di elementi essenziali per valutare correttamente l’investimento. Infatti ha mancato di fornire al cliente la documentazione informativa specifica sul titolo acquistato, o altre a non renderlo partecipe delle operazioni societarie che avevano già interessato l’emittente. Inoltre l’informativa ha continuato a presentarsi lacunosa anche nel periodo successivo. Delle incongruenze sono emerse anche sulla profilatura, che non rispecchia l’esperienza del cliente.
Anche nel secondo caso, dopo l’acquisto di Obbligazioni Portugal Telecom, due investitori bresciani hanno riscontrato una grave perdita economica. L’intermediario non ha adempiuto agli obblighi informativi previsti dalla normativa di settore e non ha prodotto la documentazione atta a dimostrare di aver messo a disposizione dei clienti le informazioni necessarie sui rischi degli strumenti finanziari. Inoltre, anche in questo caso, non ha svolto una valida profilatura ed è emersa una carenza nelle comunicazioni post-investimento, soprattutto in relazione alle difficoltà finanziarie dell’emittente Portugal Telecom.
In entrambi i casi, i clienti si sono rivolti all’Arbitro per le Controversie Finanziarie, che ha concordato con le nostre osservazioni. Il risarcimento complessivo ottenuto raggiunge la cifra di € 80.308,29.
Criticità in comune?
Gli errori commessi dalle banche sono spesso comuni, come si evince da quanto letto fino ad ora. Omissioni pre e post investimento, profilatura lacunosa.
La lezione è chiara: quando le banche non rispettano i propri obblighi, gli investitori pagano il prezzo delle loro omissioni. Fortunatamente, l’ACF ha riconosciuto queste gravi mancanze, restituendo ai risparmiatori almeno una parte delle somme perse. Un segnale importante: chi è stato danneggiato ha il diritto di farsi valere.
Se anche tu hai vissuto la stessa esperienza, contattaci compilando il form a questa pagina per sottoporci il tuo caso ed ottenere un risarcimento per le perdite da obbligazioni Portugal Telecom.
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